Nuovo Raggio di Sole
Caterina la Grande, la donna che ha segnato le sorti della Russia per sempre, è passata alla storia come una sovrana determinata, dalle capacità diplomatiche e dalla forte spinta innovatrice. Nel 1762 divenne zarina di Russia, a seguito della deposizione di suo marito Pietro III.
Figlia di un principe prussiano e cresciuta in un ambiente pregno delle idee illuministe che si stavano diffondendo in quel periodo in Europa. In moglie allo zar Pietro III in un matrimonio combinato, si dimostrò da subito una sovrana determinata. Fu appunto nel 1762 che riuscì a rovesciare il marito, passato alla storia come sovrano brutale e dall’educazione prettamente militare e poco dedito a intelletto e spiritualità.
Caterina la Grande e l’innovazione in Russia
Salita al trono, grazie al sostegno di un gruppo di nobili fedeli, dimostrò fin da subito la sua volontà di modernizzare la Russia ispirandosi alle idee illuministe della sua gioventù. Nel 1767 creò il Primo Collegio, un ente con il compito di codificare le leggi del paese per renderle più uniformi.
Tra le sue azioni più degne di attenzione il sostegno incondizionato all’istruzione della popolazione, con la creazione di nuove scuole e università, proprio al fine di diffondere cultura e scolarizzazione. Oltre questo creò case di educazione a San Pietroburgo e fece costruire scuole gratuite in tutta la Russia. Non si occupò solo di scuola e istruzione ma anche di sanità e benessere, con l’edificazione di nuovi ospedali.
La cultura e i teatri
Il suo ruolo fu importante anche come committente d’arte con l’istituzione della Compagnie di Balletto Imperiale e dell’Opera Imperiale.
A San Pietroburgo fece istituire poi il teatro permanente oggi noto in tutti il mondo, il Bol’šoj.
Fu collezionista d’arte e, appassionata di filosofia e matematica, intrattenne anche rapporti epistolari con Voltaire. La diplomazia fu un altro punto di forza della zarina. Convinta che la Russia avesse bisogno di consolidare la sua posizione in Europa e di proteggere i suoi confini dalle minacce, Caterina cercò di stringere alleanze con le altre potenze europee.
Lo fece in particolar modo con la Prussia, il suo paese di origine. Oltre a questo sostenne l’espansione verso est con la con la conquista di nuove terre e facendo crescere il suo impero.
Le difficoltà di Caterina la Grande
Le riforme avviate non sortirono però gli effetti sperati se non nella parte europea della Russia e a San Pietroburgo in particolare. La vastità dell’impero, la scarsità delle reti di comunicazione, le disparità tra diverse classi sociali resero vita difficile alle riforme.
Esse attecchirono solo nei territori più vicini all’Europa.
Una zarina dal pugno di ferro
I successi e l’affermazione di Caterina furono grandi ma questo non vuol dire che non ebbe difficoltà. Le accuse che le furono mosse più di frequente e che la storia riporta sono quelle di un’eccessiva autorità e del mancato rispetto dei diritti dei suoi sudditi. In particolare i contadini erano spesso sottoposti a dure condizioni di lavoro.
A questo si devono aggiungere anche i frequenti conflitti con le altre potenze europee preoccupate dalla crescita del potere russo.
Nonostante questi aspetti negativi il regno di Caterina la Grande rimane uno dei periodi più importanti e significativi della storia di Russia.
La zarina fu una figura determinante per la modernizzazione della Russia intera, per la sua crescita come potenza europea e per le opere di riforma ed espansione.
Una rinnovata forza e un rinnovato prestigio furono il frutto delle sue idee progressiste che influenzarono profondamente il paese e la sua storia futura.
Con Caterina la Grande la Russia passò da debole e arretrata potenza a una delle principali potenze europee. ll suo segno rimane indelebile nella storia della Russia e del mondo intero.
Ogni tanto ci piace raccontare di donne che hanno lasciato il segno, in questa sezione puoi scoprire tante altre storie interessanti.
