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La storia

Tracce più consistenti di questa pratica sono state rinvenute qualche tempo dopo, nel periodo della letteratura vedica. I Veda sono testi sacri antichissimi scritti in sanscrito da popoli arii che nel 20° secolo a.C. invasero l’India settentrionale. È incredibile se si pensa che questi testi furono tramandati di generazione in generazione per via orale.

In questi testi non c’era una precisa trascrizione dello yoga che conosciamo ma piuttosto dei concetti che facevano gli riferimento. Le basi dello Yoga invece, sono più evidenti negli ultimi anni dei Veda, più precisamente nelle Upanishad, che sono testi filosofici risalenti al periodo tra l’800 e il 300 a.C. circa. In questi ultimi infatti compaiono riferimenti al Prana, che rappresenta il respiro e l’energia vitale, e le Nadi che sono percorsi energetici.

In questi testi non c’era una precisa trascrizione dello yoga che conosciamo ma piuttosto dei concetti che facevano gli riferimento. Le basi dello Yoga invece, sono più evidenti negli ultimi anni dei Veda, più precisamente nelle Upanishad, che sono testi filosofici risalenti al periodo tra l’800 e il 300 a.C. circa. In questi ultimi infatti compaiono riferimenti al Prana, che rappresenta il respiro e l’energia vitale, e le Nadi che sono percorsi energetici.

In questo volume ci sono pratiche tra cui le più importanti sono il Karma yoga, il Bhakti yoga e lo Jnana yoga. Le tre pratiche si riferiscono a fasi diverse del percorso yoga: il primo riguarda la via dell’azione, il secondo la via della devozione, il terzo quella della conoscenza. Successivamente, tra il 2° e il 4° secolo a.C., si diffonde il Sutra, in cui le pratiche dello yoga sono espresse in frasi brevi e concise, in maniera essenziale.

Tra i più importanti insegnamenti dello yoga Sutra vi sono gli Yoga Sutra di Patanjali (che fu un filosofo del 2° secolo a.C.). Chiaramente questi testi, come quelli precedenti, sono stati interpretati in maniera diversa a seconda delle differenti correnti di pensiero. Infine, nel periodo medievale, si sono diffusi i Tantra. I Tantra non sono altro che un insieme di testi spirituali, classificabili in molteplici maniere.

Con il termine Yoga oggi si intende un vastissimo insieme di pratiche. Nonostante abbia origini indiane, si è man mano diffuso in tutto il mondo integrandosi con filosofie diverse, come lo yoga buddhista, taoista, e tibetano. Il suo successo è anche dovuto al fatto che sia adatto a tutti: bambini, adulti ed anziani.

Lo Yoga Oggi

Ashtanga: Lo stile Ashtanga è uno stile di yoga molto famoso che si contraddistingue dall’obbiettivo di portare le persone ad una graduale consapevolezza di sé. Infatti, il nome Ashtanga si riferisce agli 8 livelli della pratica yoga elencati da Pantajali che si riferiscono ad 8 fasi: livello Yama, Nyama, Asana, Pranayama, Pratyahara, Dharana, Dhyana, Samadhi. La prima scuola dedicata allo yoga Ashtanga aprì proprio in India dal guru Tirumali Krishnamacharya in modo da diffondere questa pratica ad un pubblico sempre più vasto. Questo stile prevede 6 serie di posizioni, ciascuna delle quali ha un diverso livello di difficoltà.

Hatha: Lo stile più famoso probabilmente è lo Hatha ed ha l’obiettivo di migliorare l’elasticità della colonna vertebrale grazie alla meditazione e al respiro. In questo caso le posizioni da eseguire sono particolarmente impegnative e richiedono allenamento. Proprio per la sua difficoltà, questo stile viene utilizzato per migliorare e prevenire mal di schiena.

Perché lo yoga fa bene  La pratica dello yoga, associata ad una corretta alimentazione, permette di ritrovare la forma fisica, salute ed energia, migliorando il buonumore. Inoltre, lo yoga, praticato con costanza, permette di aumentare la flessibilità delle articolazioni, la forza e l’equilibrio.

Da non trascurare il fatto che gli esercizi di respirazione e meditazione contribuiscano a migliorare la qualità della vita, sia dal punto di vista fisico che mentale. La pratica dello yoga assicura anche altri benefici, tra cui la capacità di ridurre il mal di testa. Uno studio scientifico dimostra che, in combinazione a trattamenti farmacologici, permette di contrastare l’emicrania. Per chi non ha molto tempo libero 15-20 minuti al giorno due o tre volte a settimana sono sufficienti per ottenere buoni risultati, sia per chi ha l’obiettivo di ritrovare la forma fisica che per chi vuole migliorare il benessere mentale.