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Maschera peel off: cos’è e come si usa

Il segreto per avere una pelle del viso compatta, soda e senza imperfezioni è quello di seguire una skin-care routine mirata e ben organizzata.

Le maschere peel off sono una parte importante di questa cura di bellezza perché, come suggerisce il nome stesso, sono in grado di svolgere una profonda azione esfoliante.

In questo articolo affrontiamo il tema del peeling, introducendo l’argomento, analizzandone le differenze con prodotti che potrebbero apparire simili e, infine, passando in rassegna l’uso e i benefici sulla pelle.

Cosa sono le maschere peel off

Potrebbe destare un certo sconcerto il fatto che la nascita del peeling si colloca nella seconda metà del XIX secolo, quando alcuni dermatologi austriaci e tedeschi resero note le proprietà esfolianti del fenolo e dell’olio di crotontiglio.

Si tratta, ovviamente, di agenti chimici molto potenti e vi si ricorreva solo per una esfoliazione terapeutica. Tuttavia fu un traguardo importante della chirurgia estetica che aprì la strada alla produzione cosmetica di maschere peel off.

Il brevetto apparve nel 1975, quando gli acidi impiegati in ambito clinico furono sostituiti con idrossiacidi e ketoacidi, che consentivano una esfoliazione moderata, superficiale e controllabile.

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Scrub o peeling? Facciamo chiarezza

Le due pratiche convivono su due piani completamente diversi, nonostante entrambe mirino all’esfoliazione.

Lo scrub si presenta in una formulazione gel all’interno del quale sono incorporate sfere di grandezza variabile. La loro dimensione è strettamente correlata all’intensità dell’effetto e, pertanto, a sfere più pulviscolari corrisponderà un effetto meno esfoliante; viceversa, con l’aumentare del diametro, aumenterà anche il grado di forza del prodotto.

A prescindere dai microgranuli, lo scrub svolge sempre un’esfoliazione superficiale.

Le maschere peel off, invece, hanno una struttura cremosa dotata di proprietà allappanti. In questo modo, quando il prodotto viene steso sulla pelle, l’ossidazione permette alla crema di aderire alla cute permettendo ai principi attivi di penetrare in profondità.

È per questo che l’esfoliazione condotta dal peeling è di gran lunga più efficace, perché permette di assottigliare lo strato corneo.

Ogni quanto fare le maschere peel off

In apertura abbiamo citato la skin-care routine. Ora, invece, ci preme sottolineare come ciascuno di noi debba strutturare un programma di bellezza:

quotidiano;
settimanale;
mensile;
(addirittura) annuale.

A questo punto la domanda è: dove inserire la maschera peel off? La risposta è assolutamente soggettiva e dipende da fattori come sensibilità, tipologia di pelle, momento dell’anno.

Orientativamente, chi ha una pelle normale dovrebbe fare, al massimo, un peeling settimanale. Diverso il caso delle pelli sensibili, sulle quali una maschera peel off mensile assicura solo ottimi benefici.

Per la pelle grasse, invece, il consiglio è di seguire un vero e proprio trattamento d’urto facendo due peeling a settimana per almeno tre settimane a ogni cambio di stagione.

Il vantaggio della formulazione delle maschere peel off è che, in caso di pelli miste, il prodotto si può applicare solo nella zona da trattare. Tendenzialmente, la zona T è quella più grassa mentre le aree periferiche sono più secche.

Come si usa la maschera peel off

È giunto il momento della settimana, del mese o dell’anno in cui cade l’appuntamento con la maschera peel off.

Come farla?

Il primo step è quello di utilizzare un prodotto bifasico che asporti le impurità e, al contempo, idrati la pelle. Questo passaggio non è obbligatorio ma è fortemente consigliato perché è importante che la pelle del viso non sia eccessivamente secca durante l’applicazione della maschera.

Subito dopo, si dovrà eliminare l’eccesso di olio con un detergente schiumogeno neutro e non aggressivo.

A questo punto, dopo aver asciugato per bene il viso, si potrà stendere la maschera peel off lasciandola in posa per il tempo necessario indicato sulla confezione.

Questo tempo è soltanto “indicativo” e, in realtà, non bisogna mai far apparire le crettature sulla superficie della maschera (cioè non deve seccarsi e la pelle non deve tirare).

Come funziona?

Durante il tempo di posa, l’acido glicolico, l’acido salicilico o l’acido ialuronico, che sono gli ingredienti più impiegati nelle maschere per il peeling, svolgono un’importante azione esfoliante.

Innanzitutto, rimuovono lo strato corneo. Si tratta di quel film di cellule morte che non sono cadute dalla struttura epiteliale e impediscono il corretto rinnovamento cellulare.

Fondamentale per avere una pelle purificata, le maschere peel off rimuovono il tappo cheratinico dei comedoni. In questo modo, la rimozione dei punti neri sarà più semplice.

Infine, gli acidi attivi coagulano la struttura proteica delle cellule stimolando la produzione di collagene. La pelle appare più soda, tonica e luminosa.

È grazie a questa doppia azione esfoliante e ristrutturante che le maschere peel off sono straordinarie alleate della bellezza.

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Written by Nuovo Raggio di Sole

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